Stavolta, contrariamente a quanto si era visto nelle due precedenti trasferte, il Pescara ha offerto finalmente qualcosa di interessante sul piano della manovra. Certo, non c’è stata la necessaria concretezza e sul piano delle occasioni create i veneti hanno fatto molto di più. Ma stavolta, dopo un avvio imbarazzante, la squadra di Zauri ha messo in mostra finalmente idee e una qualità di palleggio che le hanno consentito di costruire i presupposti di un pareggio meritato e di dare sempre l’impressione di poter arrivare pericolosamente davanti alla porta di Paleari. Anche se spesso le buone intenzioni si sono infrante ai limiti dell’area avversaria A tratti è stato un buon Pescara, grazie alla qualità del centrocampo dove Machin si è confermato indispensabile, all’intraprendenza offensiva dei terzini che pur non incidendo hanno aperto il campo dando maggiori soluzioni offensive a una squadra che a tratti ha fatto circolare la palla più velocemente del solito. Anche l’esperimento finale con le due punte centrali e Galano (in foto) trequartista, è da vedere con interesse in prospettiva futura. A patto però, di cogliere (malgrado il ko) quei segnali che da tempo si aspettavano, e che rischiano di passare inosservati per colpa della sconfitta

Sezione: News / Data: Gio 26 settembre 2019 alle 17:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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