Per ora l’impressione è che, a fronte di una fase difensiva che sta migliorando, al momento di proporre il gioco, la squadra lascia ancora a desiderare. Innanzitutto, la squadra appare slegata nei reparti, manca il lavoro di raccordo tra centrocampisti e attaccanti, mancano sincronismi basilari. A partire dal triangolo terzino, mezzala, esterno offensivo che è alla base dei movimenti del 4-3-3. Contro un’ Entella molto chiusa, sono mancati, e spesso addirittura le mezzali sono andate quasi a sbattere contro gli esterni che si accentravano. Altra criticità: per giocare con gli esterni offensivi a piede invertito, serve una grande spinta dei terzini che non c’è stata. Vitturini ha caratteristiche difensive, mentre Masciangelo continua a incidere poco. Anche qui, non si tratta di un dettaglio insignificante. Perché così, senza aprire il campo e andare sul fondo, cambia completamente anche il modo di servire il centravanti. Che non riceverà palloni dal fondo sui quali attaccare la porta, ma sarà servito sempre e soltanto con l’imbucata centrale. Brunori, alla prima da titolare nel suo ruolo, non ha avuto neanche un pallone giocabile, anche se deve fare molto meglio quando viene incontro. Insomma, la strada è ancora lunga. Ma sette punti in classifica con tanti problemi ancora da risolvere, sono un bottino che deve lasciare soddisfatti. I risultati di queste settimane si riveleranno un ottimo trampolino di lancio.

Sezione: News / Data: Lun 23 settembre 2019 alle 20:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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