«Lavorerò sulla testa della squadra» aveva detto Fabio Caserta dopo l'opaca prestazione offerta dai suoi a La Spezia. Detto, fatto: è una Juve Stabia cattiva e sicura di sé, nonostante gli errori, quella che supera in rimonta il Pescara. Per gli abruzzesi il Menti si conferma stadio amaro, dove arriva la terza sconfitta negli ultimi tre confronti con i campani.

BOTTA E RISPOSTA. Caserta si affida al turn over ad alto tasso di esperienza con Fazio, all'esordio in campionato, Carlini e Melara in campo dal primo minuto. Tra le fi la abruzzesi l'osservato speciale è l'ex di giornata, Gennaro Scognamiglio, perno della Juve Stabia che nel 2011 conquistò la Serie B. La partenza gagliarda permette agli stabiesi di trovare subito la grande occasione: Ciofani tocca col braccio il colpo di testa di Troest. Netto il calcio di rigore che Forte però spara su Kastrati. Non sbaglia invece Galano, che cinque minuti dopo insacca da pochi passi la sponda dell'accorrente Busellato per il vantaggio del cinico Pescara. La cattiveria che Caserta alla vigilia chiedeva ai suoi però c'è tutta e si vede nel rabbioso strappo con cui Carlini serve Forte, che salta Kastrati cancellando l'errore degli 11 metri con la sua terza rete stagionale. Il botta e risposta prosegue anche con le occasioni in fotocopia, con Canotto e Galano a provarci dalla distanza. Ripresa di marca gialloblu. Forte si trasforma in uomo assist e dopo essersi girato in un fazzoletto premia con coraggio e precisione lo scatto in profondità di Canotto: per l'esterno è facile superare l'uscita del portiere abruzzese per il sorpasso della Juve Stabia. Ciofani si becca il secondo cartellino giallo così come Mallamo, che si fa ammonire due volte in 60 secondi in pieno recupero.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Mer 30 ottobre 2019 alle 09:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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