Lo stadio attorno al quale Sebastiani lavora da tre anni per sostituire il vecchio Adriatico e che considera indispensabile per un autentico salto di qualità; il finanziamento pubblico o quasi; la valorizzazione e cessione di giocatori a squadre più ricche. Tutto questo è equilibrio e qualcosa ci dice che pure sul gioco Sebastiani coltivi idee analoghe. "Zeman è stato bravissimo l’anno della promozione. Però quella squadra potevo allenarla anch’io. Avevamo 46 giocatori in rosa e venti di questi lui non voleva neppure vederli, perché li considerava troppo anziani o non avvezzi al sacrificio. Zeman convinse Insigne, Verratti ce lo trovammo in casa, Immobile andammo a prenderlo io e il ds Delli Carri. Zeman non lo voleva. Dopo una scoppola Bocchetti andò da lui a dirgli che la squadra aveva deciso di giocare qualche metro più indietro perché erano tutti stufi di prendere gol da centrocampo". Zeman approvò. Vinsero 6-0 a Padova.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Sab 17 novembre 2018 alle 13:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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