Disastro Pescara, apoteosi Parma. I crociati si vendicano con gli interessi (salatissimi) della sconfitta nella gara di andata, sbeffeggiando i biancazzurri e punendoli a ogni distrazione, seppur con un... aiutino arbitrale. Il pescarese D’Aversa, che mai aveva vinto contro la squadra della sua città, spezza la maledizione in maniera roboante, approfittando di tutte le incertezze degli abruzzesi. Per Epifani un esordio da incubo. Probabilmente è il meno colpevole, fermo restando che è stato troppo ottimista nel le scelte. Ha, infatti, osato un modulo con quattro giocatori d’attacco, senza immaginare che fossero così fumosi e inconsistenti. Il Parma, con la seconda vittoria consecutiva in trasferta, è ormai lanciatissimo nel prendersi una posizione privilegiata in griglia play off . Partita praticamente senza storia. Dopo dieci minuti l’ex Calaiò timbra il vantaggio (gol numero 100 festeggiato con una maglia celebrativa), servito da Baraye. La sfida si trascina stancamente fino al 24’ della ripresa che diventa il minuto decisivo: Mancuso fallisce il pari tirando addosso a Frattali e sul capovolgimento di fronte Ceravolo, entrato da appena 30 secondi, raddoppia, in fuorigioco. Praticamente finisce qui, anche se ci sono altri due gol degli ospiti, con Gagliolo e Scavone, e l’intermezzo della prima inutile rete del pescarese Bunino, subentrato a Falco. A prescindere dall’episodio contestato, vittoria strameritata per un Parma cinico, solido e organizzatissimo. Il Pescara, invece, non era proprio sintonizzato, incapace di pensare e di agire.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Dom 11 marzo 2018 alle 09:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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