Queste le tre cose che abbiamo imparato da Cremonese-Pescara:

1. Leonardo Mancuso è l'uomo partita ma non solo. L'attaccante di proprietà della Juventus si conferma come valore aggiunto della squadra. Un pò a sorpresa non lo troviamo nella formazione titolare, Pillon fa scelte diverse e lui non si lamenta. Sicuramente si aspettava di essere titolare, ma accetta la panchina e quando viene chiamato in causa risponde alla grande. Il Pescara già stava facendo bene, ma al suo ingresso in campo la squadra viene scossa in modo positivo fino al gol nel recupero che permette al Pescara di agguantare il pareggio.

2. Andrew Gravillon è un muro. Insieme a Mancuso è il migliore in campo per il Pescara. Dalle sue parti non si passa, il difensore conferma i notevoli progressi già visti nella scorsa stagione. Questa potrebbe essere la stagione della sua consacrazione, lui lo sa e dimostra sul campo di essere sul pezzo. Non solo, Gravillon mostra anche grande umiltà. Sa benissimo di aver giocato una grande gara, ma lui resta con i piedi per terra e lo conferma nel post partita mettendosi completamente a disposizione del mister e della squadra. 

3. Gol preso evitabile. L'unica nota stonata è il gol preso in quel modo dal Pescara. La difesa è rimasta bloccata e sorpresa dalla velocità di Carretta che ha fatto quello che ha voluto prima di servire Castrovilli lasciato solo di battere Fiorillo. Una dinamica sulla quale il Pescara dovrà lavorare per non commettere più errori simili. Un gol evitabile nell'unica azione degna di nota della Cremonese. 

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 26 agosto 2018 alle 17:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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