Allo Stirpe, Zauri ha deciso di rinunciare in avvio ad una punta di struttura per affidarsi a Galano e Machin, 16 gol in 2 sui totali 26 dei biancazzurri, con Memushaj guastatore ma la mossa non ha pagato, essendo tutti e tre abituati a giostrare sulla trequarti, palla al piede. Il risultato? Un ibrido, cioè un Pescara non difensivo e arroccato ma nemmeno in grado di pungere, nonostante un discreto palleggio e molto possesso. Dopo lo svantaggio, il tecnico pescarese ha inserito due punte di peso, prima Maniero e poi anche Borrelli, senza riuscire a trovare il bandolo della matassa e incassando il raddoppio di Dionisi quando già scorrevano i titoli di coda del match: Pescara a secco per la prima volta dopo nove partite di fila e 16 gol complessivi (ultima gara senza reti lo lo 0-3 interno subito dal Crotone, del 27 settembre), uno score che aveva reso la cooperativa biancazzurra il miglior attacco di serie B anche senza un centravanti prolifico.

Sezione: News / Data: Lun 16 dicembre 2019 alle 12:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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