Otto gol alla Virtus. Debuttano i nuovi

Gambe imballate, esperimenti tattici e tanti concetti ancora da assimilare. Il Pescara di oggi non è ancora una creatura zemaniana. Dopo una sola settimana di duro lavoro quasi esclusivamente fisico, d’altronde, sarebbe strano il contrario. Ieri nel secondo test stagionale, nella facile vittoria contro la Virtus Teramo di Promozione (8-0), il boemo ha dato spazio per la prima volta ai volti nuovi. Sei, per la precisione, nell’undici iniziale, tutti dalla metà campo in su: Palazzi, Proietti e Carraro in mediana, Mancuso, Ganz e Capone nel tridente. In difesa, prima volta da numero uno per Pigliacelli, Bulevardi testato come terzino destro, il baby Delli Carri con Perrotta al centro e Mazzotta a sinistra. Proprio il terzino sinistro palermitano, l’anno scorso al Frosinone, con una sgroppata solitaria sulla sua corsia sfonda fino a trovare il primo gol della giornata dopo 9’. Il Pescara prova a giocare in modo ordinato e punta prima di tutto a non farsi male. La partita non offre spunti in ottica futura e non regala ai tifosi (presenti anche i Rangers che proseguono la contestazione nei confronti della società) la prima perla di Ganz. Tra i volti nuovi, però, non delude l’ex atalantino Capone (raddoppio al 41’), una delle stelline puntate da Zeman e Pavone e portate in biancazzurro in questo mercato estivo. Nella ripresa, dentro anche il giovane Del Sole nel tridente, ma il primo gol lo trova Selasi dopo 8’. Il talentino napoletano si mette in luce con il suo colpo migliore: parte da destra, rientra e calcia a giro con il sinistro. Il portiere teramano Di Giuseppe gli nega un gol da cineteca, ma lui si vendica poco prima del fischio finale segnando l’ottavo gol. Nel finale segnano Nicastro e Cappelluzzo, due attaccanti che non sembrano avere alcuna voglia di fare le comparse in questo Pescara. Proprio come Perrotta, difensore con il vizietto che chiude i conti e si candida per la maglia di giocatore bandiera.