L’ultimo scugnizzo lanciato da Zeman si chiama Del Sole

olo chi non lo aveva ancora visto giocare è rimasto stupito. Nando Del Sole ci ha messo un attimo a cambiare status: da stellina della Primavera, 15 gol nella scorsa stagione, a grande rivelazione della squadra di Zeman. Tre gol nelle sue prime due partite da professionista, un biglietto da visita che porta in calce la doppia iniziale Z.Z. Mancino dal tocco raffinatissimo, il 19enne napoletano al Pescara già da cinque anni, ha bruciato le tappe. Zeman lo ha inserito come esterno destro del tridente per consentirgli di rientrare sulsinistro e fare magie. Senza paura della carta d’identità, come da tradizione. Subito decisivo nelle amichevoli, Del Sole ha preso in pugno il proprio destino già contro la Trestina: in campo nella ripresa, pochi minuti per il gol del 5­3 che ha chiuso la qualificazione. Sabato a Brescia prima da titolare, un tempo per smaltire l’emozione e uno per far impazzire la difesa di Boscaglia.

PER LA STRADA Il pallone è la sua scuola, la strada è la sua maestra: la storia di Nando Del Sole comincia a Barra, quartiere di Napoli, quindici anni fa. Un folletto di quattro anni in giro per i vicoli a giocare a calcio con gli amichetti. Poi il gioco si è trasformato in passione. A cinque anni nella scuola calcio Centro Est, proprio a Barra, per poi mettersi in luce in una serie infinita di provini, all’età di 14 anni. Uno di questi era per il Pescara: è stato amore a prima vista. Arrivato come rifinitore alle spalle delle punte, nel tempo si è specializzato. Da trequartista è diventato un giocatore totale nelle giovanili pescaresi, grazie a Iervese e Ruscitti, tecnici negli Allievi e nella Primavera. Zeman ne sta facendo un esterno d’attacco con il gol nel sangue che ricalchi in tutto e pertutto la storia dell’illustre concittadino e predecessore all’Adriatico: Lorenzo Insigne. "Io come Insigne? – raccontava qualche settimana fa in un’intervista – Non mi piacciono i paragoni. Sono tifoso del Napoli, ma non cerco di studiare e imitare gli altri. Voglio pensare solo a me stesso e cercare di mettere in difficoltà l’allenatore al momento di fare le scelte".