GdS - Da fenomeno a emarginato. Al Milan è tornato Ocampos

Nel Milan costruito con il più basso costo possibile, cioè con un saldo in cui entrate e uscite dovevano obbligatoriamente essere pari a zero, c’è un giocatore che da solo vanta il primato opposto: nessuno è mai costato quanto lui. Anche dalla parte rossonera di Milano hanno un argentino prestigioso, che dunque ha gran valore: quando Ocampos aveva l’età di Donnarumma fu pagato 14 milioni, venduto dal River Plate e acquistato dal Monaco. Allora, in Argentina, fu considerato un affare folle. Folle e probabilmente non ancora del tutto giustificato: Lucas ha fatto benino al Monaco, al Marsiglia e al Genoa. Ora voci inglesi che l’entourage strategicamente non smentisce sostengono che nella sua direzione stia guardando anche il City.

CRAC L’analisi più fedele alla realtà è forse quella che ha dato Montella, che l’allena da gennaio scorso: "Non è un caso se è stato considerato un crac mondiale e può ancora diventarlo. Si fida un po’ troppo delle sue qualità e deve avere più rabbia per segnare: può diventare tra i migliori". Tanta era la considerazione che Montella ha finito per sdoppiarlo: un po’ centravanti, come ha fatto sul campo della Juve, e un po’ esterno come nel pomeriggio e nelle altre partite giocate fin qui: oggi sarebbe la terza consecutiva da titolare, mai successo al Milan. Ancora l’allenatore: "In passato ha fatto sempre l’esterno, non so se sono stato io il primo a metterlo centrale". Montella è legittimato a parlare per un paio di motivi: è l’allenatore rossonero ma la storia dice che lo seguiva ancora prima che Ocampos mettesse piede a Milanello. Avrebbe infatti potuto già allenarlo a Firenze, e chiamato a testimoniare il tecnico non nega: "Lo seguo da tanto, alla Fiorentina quando vendemmo Cuadrado la scelta era tra lui e Salah". Un retroscena che rende bene l’idea della stima del tecnico per questo esterno bisognoso di darsi una bella spolverata, per tornare a luccicare come qualche anno fa.