Legrottaglie nella tempesta dopo la promozione dalla Primavera alla prima squadra. Due anni fa, qualcosa di simile era capitata a Massimo Epifani, chiamato al capezzale del Pescara dopo la gestione-Zeman. Una parentesi durata cinque partite, con quattro ko e un pareggio, prima del rientro sulla panchina della formazione giovanile per fare posto a Pillon, che a fine stagione portò in salvo il Delfino. “Mi è dispiaciuto tanto per Luciano Zauri – dice oggi Epifani, che aveva iniziato la stagione alla guida del Pineto, in serie D – . Posso capire cosa abbia provato in queste ultime settimane: certe occasioni non capitano spesso e fa male quando finiscono in questo modo. A Legrottaglie ovviamente auguro il meglio. Lui non è entrato in una situazione complessa come la mia: io venivo dopo Zeman, un’icona del calcio italiano, subentrare a lui era difficile. A me, poi, è andato tutto storto, anche se le prestazioni della squadra furono positive: ringrazierò sempre i ragazzi di allora. Legrottaglie, probabilmente, è in una situazione simile alla mia per i risultati, ma mi auguro che d’ora in avanti gli vada tutto bene perché è una persona seria e con grandi valori umani. Nel calcio, però, a volte ci vuole anche un po’ di fortuna”.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Mer 26 febbraio 2020 alle 10:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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