Lo scontro tra le certezze di Aglietti e le speranze di Oddo si traduce in un pari senza reti nella sfida ritrovata (a campi invertiti) dopo l’ultima giornata del torneo scorso. Un punto che ha valore soprattutto per il tecnico del Pescara, che sta lavorando in un cantiere aperto, in attesa dei nuovi Maistro, Asencio, Bocchetti, Guth, Fernandes e Vokic. Il Chievo ha vissuto una mattinata agitata (un giocatore positivo è subito rientrato a Verona, tutti negativi gli altri) ma una forte identità e una granitica solidità grazie a Obi. Sempre corta e compatta la squadra di Aglietti. Fabbro due volte nel primo tempo ha messo paura a Fiorillo: esterno alto di poco al 18’, destro ravvicinato respinto al 36’. La miglior parata però il capitano del Pescara l’ha fatta al 23’ sul sinistro esplosivo di Renzetti dal limite.

L’ex non basta

Il Pescara ha provato a costruire per arrivare dalle parti di Semper, riuscendoci solo nelle fasi iniziali, in rare occasioni, sfruttando la potenza dell’ex Ceter e gli sprint di Masciangelo (uscito prima dell’intervallo): loro due hanno confezionato la palla gol più pulita, con la traversa colpita prima dell’intervallo. Nella ripresa Busellato e compagni hanno dimostrato una buona tenuta, chiudendo con due chances per Bellanova e Di Grazia.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Dom 27 settembre 2020 alle 11:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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