Venezia stoppato allo stadio Penzo, Pescara che rimonta e respira. Gara che gli arancioneroverdi avevano in pugno (in vantaggio e con un uomo in più), poi l’espulsione di Caligara, che ristabiliva la parità numerica e il pari di Zappa con le veementi proteste dei padroni di casa. Il Venezia ha provato a fare la partita, il Pescara ha chiuso tutti gli spazi. La partita si accende improvvisamente al 23’, davanti alla panchina del Venezia: manata di Galano a Montalto, a gioco fermo, cartellino rosso per l’attaccante del Pescara, giallo per l’attaccante arancioneroverde che era diffidato.
 

Sottil corre ai ripari, passa al 4-4-1 con Maniero unica punta. Pescara sempre più arroccato, Venezia alla ricerca di spazi che non trova, fatta eccezione per un percussione individuale di Maleh (31’) sul quale si oppone Fiorillo. Solo su palla inattiva il Venezia spaventa ancora il Pescara (43’), ma la volée da centro area di Marino non centra la porta.

Sottil inserisce Balzano e Kastanos dopo l’intervallo, passando al 3-4-2, ma paga la mossa di Dionisi, dentro Firenze per Capello: al 3’ cross di Lakicevic, zuccata dell’ex Salernitana. Il gol cloroformizza il Venezia, poi Caligara, entrato per Maleh, fa la frittata, due ammonizioni in 14’ e anche il Venezia in dieci. Altra svolta alla mezzora: Clemenza pesca Zappa che trafigge Lezzerini. Molti dubbi sulla posizione del terzino e tanti rimpianti per il Venezia. Alla fine un pari che porta entrambe le squadre a 41 punti, ancora non in una posizione di tranquillità per la salvezza quando mancano ancora quattro turni alla conclusione del campionato.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Mar 14 luglio 2020 alle 12:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Andrea Coppini
vedi letture
Print