Il Cittadella fuori casa ha un passo da Serie A diretta. La squadra di Venturato vince una partita sporca all’Adriatico e contro il Pescara conquista la sua sesta vittoria in trasferta: 21 punti, solamente tre in meno del carrarmato Benevento (24). Si giocano 98’ di battaglia, contrasti duri e poche, pochissime giocate lineari.

Difetti e speranze Gli abruzzesi, al quarto stop interno della stagione, pagano una serata storta dei suoi giocatori più talentuosi (Palmiero, Memushaj, Galano) e l’ormai nota difficoltà a trovare un uomo gol di riferimento in prima linea. Legrottaglie sperimenta Bocic centravanti, ma il serbo tra le maglie strettissime dei veneti non trova spazi per la sua falcata e i suoi strappi nell’uno contro uno. La speranza del Pescara è seduta sugli spalti e si chiama Valeri Bojinov. Il bulgaro segue la partita dalla tribuna stampa (ha scelto la maglia numero 33, debutterà domenica 23 febbraio a Crotone) e guarda incredulo il k.o. dei suoi nuovi compagni. Al 6’ si mette subito bene per Venturato. Palmiero perde un pallone a centrocampo, Bettella è troppo molle su Diaw, sempre lui, che sfonda in area e riesce a presentarsi a due metri da Fiorillo e calciare di potenza sotto la traversa. Cittadella subito in vantaggio e clima surreale in un Adriatico semi deserto. La squadra di casa organizza la rimonta. Al 10’ Palmiero ricama per Zappa che taglia sul secondo palo, ma non riesce a scavalcare Paleari in uscita bassa. Il pari, meritato, arriva quando Melegoni serve Zappa sul secondo palo: il terzino stacca e schiaccia di testa nell’angolino giusto: è il 22’.

Ripartenza La squadra di Legrottaglie ribalta la partita e comincia a giocare nella metà campo avversaria, premendo forte soprattutto a sinistra, dove Crecco è un pendolino e il Cittadella fa fatica. Usa tutti i mezzi a sua disposizione, la formazione veneta, compreso l’agonismo a tratti esasperato. Come Perticone, che stende Palmiero a metà campo con un intervento pericoloso, ma si salva con un giallo, come si salveranno durante la partita D’Urso e Branca, graziati dalla direzione di Illuzzi che fa infuriare i giocatori di Legrottaglie e l’intero stadio pescarese. Venturato ci riprova nella ripresa, riproponendo l’atteggiamento iniziale della partita. Sono i veneti a fare il match e a mettere in difficoltà Fiorillo con il rasoterra di Branca al 10’. Il Pescara si accende quando accelera Zappa sulla destra. Al 12’ in un minuto due grandi chance, nate da uno scatto del terzino: la prima con Bocic e la seconda con Drudi (che parata Paleari).

La chiave Svolta, inattesa, a metà tempo. Diaw punta il giovane Elizalde, entrato al posto dell’infortunato Del Grosso (sbatte contro un palo della sua porta e viene trasportato in ospedale per accertamenti), sposta il pallone e lo costringe ad un intervento da rigore sotto gli occhi di Illuzzi. Iori implacabile dal dischetto riporta avanti il Cittadella, mentre sale il nervosismo in casa abruzzese e anche Legrottaglie ne fa le spese, vedendosi sventolare un cartellino rosso per proteste. Il Pescara non riesce a riorganizzare le idee e attacca con generosità, ma in modo confusionario, e rischia il tracollo sulle ripartenze in campo aperto degli ospiti. Che portano a casa un successo dal profumo di playoff.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Sab 15 febbraio 2020 alle 13:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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