Il Pescara cerca la sua dimensione e forse avrà le idee più chiare in una settimana. Quella che va da sabato 17, quando ospiterà l'Empoli, al 24, quando affronterà il Frosinone, con l'intermezzo del Venezia di martedì 20. 

DIFESA - Il portiere Fiorillo era e resta una garanzia. Sulla destra Bellanova è ancora un po' acerbo, mentre a sinistra Masciangelo sembra maturato. Dietro di lui le alternative Jaroszynski e Nzita sono interessanti. In mezzo sono rimasti Drudi e Campagnaro, è arrivato l'esperto Bocchetti e il giovane Guth, in prestito dall'Atalanta, dovrebbe avere la fisicità giusta per intervenire. 

CENTROCAMPO - Sulla carta è il reparto più assortito, anche per le diverse caratteristiche degli uomini. In regia è arrivato l'esperto Valdifiori, come interni sono rimasti Memushaj, Busellato e il tuttofare Crecco. Inoltre ci sono Omeonga, Fernandes, Maistro, Riccardi e Diambo, baby promosso dalla Primavera che farà parlare di sé. 

ATTACCO - Forse (tornando al centrocampo) molto dipende dai trequartisti (Oddo ne utilizza due) che nelle prime gare si sono confusi con i centrocampisti, mentre dovrebbero distinguersi. L'esempio più lampante è quello di Galano, mai innescato, ma anche Maistro va inquadrato meglio. Nel ruolo di punta centrale ci sono invece Asencio e Ceter. In un futuro Oddo potrebbe usarli entrambi, con un solo trequartista alle spalle. Poi c'è una batteria di esterni interessanti come Capone, Bocic, Di Grazia e Vokic, al momento da considerare subentranti. E' un Pescara potenzialmente all'altezza, l'importante è che abbia anche un'anima.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Lun 12 ottobre 2020 alle 11:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Andrea Coppini
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