Luciano Zauri ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport parlando della sua esperienza alla guida del Pescara: «Avevo sentito delle voci, poi un giorno mi chiamò il d.s., accennando alla necessità di parlare. Intuii. Mi montò l’adrenalina. E una mattina ero in sede, incrocio il presidente Sebastiani: “Luciano, guarda che la prima squadra la do a te, eh...”».

Si è portato dietro lo Zauri a lungo tecnico delle giovanili? «Beh, essere cresciuto nell’Atalanta ti lascia molto, è una scuola di vita. E quando alleni le giovanili impari a rapportarti con dei ragazzi che stanno vivendo le tue stesse esperienze. Essere lontani da casa, dalla famiglia. Ti porti dietro quella sensibilità».

Il primo impatto coi grandi? «Grandinata memorabile a Pescara, chicchi come mele. Molti non arrivarono al campo. Per cui mi presentai... da solo. Pensai, “se inizia così...”».

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 07 novembre 2019 alle 09:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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