La sua prima giornata pescarese è stata un condensato di emozioni. L'arrivo in nottata e subito il contatto con la nuova realtà, prima di immergersi nel lavoro perché il tempo è tiranno e la delicata sfida di venerdì col Perugia è alle porte. Alla chiamata del Pescara Andrea Sottil non poteva dire di no: "Non ho esitato un attimo. Pescara, oltre ad essere una città bellissima, è soprattutto una grande piazza che vanta di una solida tradizione calcistica. L’ambiente, in un certo senso, mi è già familiare visto che mio figlio Riccardo (adesso alla Fiorentina) l’anno scorso ha giocato qui e io spesso e volentieri sono venuto all’Adriatico a vederlo. Diciamo che questa realtà l’ha scoperta lui (Riccardo) e oggi tocca a me mettermi in gioco sullo stesso palcoscenico: sono pronto. Caratterialmente sono abituato a dimostrare prima di avere, perciò il mio obiettivo è concentrarmi solo sulle prossime sei partite. Sono consapevole di dover allenare una squadra con qualità, la quale non merita il posto in classifica in cui si trova ora. Il mio scopo adesso è di conquistare quei punti che ci tengano lontani dalla zona pericolosa e dare il massimo in queste ultime sei gare di campionato. La serie B l’ho sempre rincorsa, finalmente l’ho raggiunta e non ho nessuna intenzione di farmela scappare. Ci tengo davvero molto, sono lucido, sereno e determinato a dare il massimo. Ringrazio la dirigenza e sono onorato di poter rappresentare il nome del Pescara. Parliamo di una squadra importante, di una società organizzatissima, di una tifoseria esigente e calorosa. Sono davvero contento e pronto a mettermi all’opera".

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 08 luglio 2020 alle 13:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Andrea Coppini
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