Il Pescara diventa un modello nella lotta al razzismo nel mondo del calcio. Ieri l’account Twitter della società biancazzurra è andato letteralmente - e positivamente - in tilt. Il motivo? Uno pseudo tifoso e follower del Delfino (che sbandierava nella foto profilo il simbolo del movimento di estrema destra Casa Pound) ha criticato con toni volgari e offensivi il tweet del Pescara di condanna ai cori razzisti dei tifosi bulgari contro i giocatori di colore dell’Inghilterra nell’ultima partita di qualificazione agli Europei. Sono bastati pochi secondi per rispondere per le rime e isolare il tifoso-razzista: “Facciamo noi? Bene, signore e signori #Andrea non è più un nostro tifoso”, è il messaggio social del Pescara. Un “daspo” dai social, ma non dallo stadio, come era già capitato a Roma quando il club giallorosso aveva escluso ad un suo tifoso anche di acquistare l’abbonamento dopo gli insulti razzisti al difensore Juan Jesus. La decisione social della società ha riscosso immediatamente una valanga di consensi: seimila like in due ore, quasi mille e cinquecento retweet e centinaia di commenti. In tanti, da ogni parte d’Italia, compresi anche altri club professionistici (Carrarese e Frosinone) hanno espresso il loro gradimento alla scelta del Pescara di eliminare di netto il tifoso razzista.

Sezione: News / Data: Mer 16 ottobre 2019 alle 14:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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