Dedica speciale di Nicola Legrottaglie, alla prima vittoria in B al suo esordio. L'allenatore del Pescara ha espresso toccanti parole sul suo profilo social alla madre scomparsa:

Volevo chiamarti.
Volevo chiamarti ieri sera, mamma, per raccontarti della partita. Abbiamo giocato molto bene, abbiamo vinto. I ragazzi sono stati eccezionali e io ero emozionato.
Volevo chiamarti per raccontarti una nuova prima volta, da allenatore, su una panchina di serie B. Come quando ti chiamai dopo la prima partita da professionista, dopo la prima in serie A, dopo la prima in nazionale.
Volevo chiamarti per leggerti il capitolo di un libro, come quando ti chiamai per annunciarti l’uscita della mia prima pubblicazione, con la differenza che questo mi sembra più bello, più avvincente, perché non lo sto scrivendo io, ma l’Autore che piaceva tanto anche a te e che mi hai fatto conoscere. Io sono solo la penna, la mano è la Sua. Non so cosa leggero’ domani, vivendo, ma so che sarà un bellissimo libro non scritto, perché conosco la fine, o, meglio, il nuovo inizio.
Volevo chiamarti per chiederti come si sta in quel nuovo inizio.
Volevo chiamarti per farti gli auguri, perché ieri era il tuo compleanno. Giusto per rendere ancora più speciale la giornata, per darmi un carico di emozioni in più, che, aggiunte a quelle della partita, le fa traboccare.
Volevo chiamarti, ma non ho il numero. Non posso sentirti, ma mi sembra di vederti. Guardando il mare. Guardando il cielo.