Per parlare di inversione di tendenza bisogna attendere almeno i dati di domani. Ma per la prima volta il drammatico quotidiano bollettino sul Coronavirus ieri ha registrato crescite inferiori a quelle del giorno precedente alla voce vittime, 651 contro 793 (5.476 complessive, fra cui 17 medici) e contagiati, 3.957 contro 4.821 (quasi 60mila i totali rilevati), mentre i guariti sono aumentati, 952 contro 943 (oltre 7mila i totali). «Mi auguro che questi numeri possano essere confermati. Non bisogna abbassare la guardia. La prossima settimana sarà da questo punto di vista assolutamente cruciale e ci aspettiamo di vedere un segnale di inversione di tendenza», ha detto il commissario per l’emergenza, Angelo Borrelli, negativo al tampone che ha dovuto fare dopo quelli positivi di 12 dipendenti del Dipartimento della Protezione Civile sono risultati positivi. Sono in calo anche nelle città più colpite della Lombardia, che è comunque allo stremo. A Bergamo ieri si sono dimezzati i contagi, 347 rispetto ai 715 di sabato, e a Brescia sono calati da 380 a 289. In Lombardia calano anche le vittime, da 546 a 361, come i contagi a Milano (424 contro 868). È presto per cantare vittoria, ma in questi giorni alcuni ospedali in situazioni critiche verranno sostenuti da strutture da campo, come a Bergamo, Cremona e Crema, dove sono in arrivo medici cubani. Quasi 8mila persone hanno aderito all'appello per una task force di 300 medici e serviranno anche mascherine, «100 milioni al mese», ha calcolato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, annunciando che ne stanno arrivando diversi milioni da Egitto, Cina, Brasile, varie parti d’Europa e India.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Lun 23 marzo 2020 alle 14:00 / Fonte: Tuttosport
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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