Il dato non è di poco conto, considerando che altre concorrenti per un posto ai vertici della classifica non hanno fatto bene quanto il Delfino. Il Brescia, ad esempio, ha il re del gol della categoria, Donnarumma, già a quota 7, e dietro Morosini a 2 e un tris di giocatori a quota uno. Totale 5 marcatori per 12 gol, uno in più del Pescara. Idem il Lecce, che ha la coppia Mancosu-Palombi a 4, poi Falco e La Mantia a 2 e Fiamozzi a 1. Sempre 5 marcatori per 13 gol, due sopra Mancuso e compagni. Sei cannonieri per il Palermo, che vanta la coppia Trajkovski-Nestovski a 3 e poi quattro uomini a uno: Mazzotta, Salvi, Moreo e Bellusci. Dieci gol in totale. Meglio ha fatto il Verona, con sette marcatori, ma la squadra di Grosso è ferma a 10 gol, uno in meno di Pillon: Pazzini già a 3, poi sei giocatori con un solo centro (Laribi, Almici, Henderson, Colombatto, Matos e Zaccagni). Oltre ai 15 punti ottenuti in queste prime 7 partite, c’è anche il merito del tecnico e della squadra di aver creato quest’armonia tecnica che sta gradualmente portando alla valorizzazione di tutte le individualità di spicco della rosa biancazzurra. Un fattore che, alla lunga, è destinato a dare frutti importanti. Intanto, ha portato 4 vittorie su 4 in casa, 3 pareggi in trasferta e nemmeno una sconfitta. La proiezione dice che,mantenendo la media attuale (2,15 punti a partita), i biancazzurri arriverebbero all’ultima giornata a quota 77 punti. Che significherebbe, senza dover ricorrere alla calcolatrice, ad un posto tra le candidate alla promozione in serie A.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Mer 10 ottobre 2018 alle 12:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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