Dopo una partita dominata il Chievo batte il Pescara al Bentegodi nel terzo turno di Coppa Italia. Decisiva la rete di Rigoni a inizio ripresa. Strenua la resistenza del Delfino, che però deve capitolare e arrendersi alla maggior qualità degli avversari. Gara speciale per Pillon che torna da avversario contro la squadra che guidò in A ben 13 stagioni fa con risultati eccelsi, e tra i suoi giocatori c’era proprio l’attuale tecnico clivense, D’anna. Chievo che si schiera con Birsa e Giaccherini alle spalle di Stepinski mentre nel Pescara ci sono Perrotta e Palazzi preferiti a Scognamiglio e Machin, non ancora almeglio.

CANICOLA Come nelle previsioni, viste le temperature al di sopra dei 30° e una preparazione atletica ancora non eccelsa, le squadre partono a rilento. I padroni di casa, con il passare dei minuti, prendono in mano il gioco e vanno alla conclusione prima con Rigoni e poi con Birsa su punizone, para in due tempi Fiorillo. I biancoazzurri lasciano che gli avversari controllino il gioco, nella speranza di colpire in ripartenza. I clivensi, dal canto loro, sono bravi a non prestare il fianco anche se peccano nel trovare gli spazi giusti per concludere a rete. Ci prova anche Stepinski che è bravo a liberarsi per il tiro ma non trova lo specchio della porta. Fino alla fine del primo tempo è un lungo assedio al fortino pescarese, che tiene bene: Pillon prima dell’intervallo deve fare a meno dell’infortunato Palazzi, dentro Machin. Nel recupero buon colpo di testa di Rigoni, che finisce tra le braccia di Fiorillo.

SECONDO TEMPO La ripresa inizia nello stesso modo in cui era finita la prima frazione, con il Chievo che domina in lungo e in largo ma senza trovare la via del gol, sono rare le occasioni in cui il Pescara riesce a farsi vedere dalle parti dell’area di rigore clivense. Al 12’ i gialloblu riescono a sbloccare il risultato: dopo l’ennesima fase di possesso prolungato, la palla arriva sulla sinistra per Hetemaj, preciso cross al centro dove svetta Rigoni che insacca di testa la rete dell’1-0. Subito il gol, il Pescara prova una timida reazione ma la difesa di casa si chiude bene. Al 21’ ci prova anche Jaroszynski dalla distanza, una bella conclusione deviata da Fiorillo. I pescaresi non riescono a impensierire i clivensi che sfiorano il raddoppio dopo una combinazione tra Giaccherini e Kiyine, conclusione di tacco del belga-marocchino che finisce di poco a lato. Pillon prova a cambiare qualcosa là davanti per il finale inserendo forze fresche come Monachello e Kanoute al posto dei poco brillanti Cocco e Mancuso. Poco dopo la mezz’ora ottimo assist di Giaccherini per Stepinski che manda il suo colpo di testa di poco alto. La prima conclusione degna di nota dei biancoazzurri arriva al 38’ con Antonucci, che si libera bene ma manda a lato della porta difesa da Seculin. E’ l’ultima emozione di una gara che il Chievo ha amministrato. Per il Pescara, prova di sacrificio contro una squadra di livello superiore e Pillon può essere in parte soddisfatto dei propri uomini

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Lun 13 agosto 2018 alle 10:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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