A vedere il bicchiere mezzo pieno, il Pescara conquista un punto in trasferta, dà continuità ai risultati e non subisce gol per la seconda partita di fila. A voler approfondire meglio lo 0 a 0 contro la Virtus Entella, però, il bicchiere sembra mezzo vuoto. La squadra di Zeman non vince sul campo di una pericolante che nelle due precedenti gare interne aveva lasciato i tre punti agli avversari, non riesce a segnare un gol su azione da Foggia e soffre squadre che la buttano sulla fisicità e la densità in mezzo al campo. Un segnale non proprio incoraggiante. Acampora, Crimi, Ardizzone pressano e aggrediscono il trio di centrocampo del Pescara, che infatti vive un pomeriggio di sofferenza pura e non a caso chiude con un tris di cartellini gialli, tutti figli di interventi scomposti o in ritardo. I problemi per Zeman nascono tutti lì, in mezzo, sia ad inizio partita che ad inizio ripresa. In fase difensiva i tre biancazzurri soccombono nel confronto con i loro diretti avversari. Quando si tratta d’impostare, invece, i tempi non sono quasi mai giusti. Troppi tocchi di palla, poca ricerca della verticalizzazione o dell’arrivo dei terzini sulle corsie esterne. Giornata da incubo in particolare per Carraro: il 20enne forse paga la fatica infrasettimanale con la B Italia e per l’ennesima volta non regge il confronto. Sotto la pioggia di Chiavari, che rende più duri del previsto alcuni scontri di gioco (tre gialli sventolati da Rapuano nei primi minuti), ci vuole tempo per scaldarsi. Dopo una prima mezzora senza emozioni (al 12’ Yamga sforna un buon assist per Pettinari e Mancuso, che da due passi non riescono ad agganciare), e con un predominio territoriale della squadra di casa (in apertura tiro di Aramu parato in tuffo da Fiorillo), la punizione di Brugman dal limite, alta di poco, è una sorta di fischio d’inizio per la squadra di Zeman. La miglior palla gol dei liguri arriva al 34’: Crimi col destro, Fiorillo dice no con reattività da campione. Prima dell’intervallo, meglio i biancazzurri, due volte vicini al vantaggio. Al 41’ Brugman dipinge sulla destra una corsia per Yamga: inserimento perfetto del francese e destro secco, ma una deviazione gli nega il primo gol pescarese. Un minuto dopo il sinistro a giro dal limite di Carraro quasi illude i tifosi pescaresi presenti nel piccolo stadio ligure, ma la palla si alza di poco sopra la traversa. Nella ripresa, è solo Entella, ma mai con la giusta precisione. Al 4’ Aramu con un rasoterra velenoso, Fiorillo si allunga e devia. Uni minuto dopo La Mantia fa sponda a centro area per Crimi che sbaglia il controllo all’altezza del dischetto del rigore e grazia il Pescara. Mancuso non c’è e allora il tecnico ci prova con Baez. Ancora Fiorillo decisivo sul sinistro di Aramu al 20’. L’ex Toro è il migliore dell’Entella, il suo sinistro fa tremare ancora una volta il Delfino con una punizione dal limite: incrocio sfiorato. Dentro anche Bunino per uno sconsolato Pettinari, mai servito con palloni giocabili. In pieno recupero l’unico brivido per i padroni di casa: De Luca tocca in area Bunino, sarebbe rigore, ma Rapuano lascia correre. Qualche istante dopo lo stesso De Luca non finalizza una sorta di rigore in movimento.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Dom 18 febbraio 2018 alle 12:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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