Come da tradizione, il Pescara ha centrato l'obiettivo partendo a fari spenti, senza assilli, puntando su un mix di elementi di esperienza e lunga militanza biancazzurra, scoperte e giovani di belle speranze. La miscela affidata al Gargamella Pillon ha dato la pozione magica per arrivare al quinto posto. Essere andati oltre le aspettative della vigilia, però, non deve essere un punto d'arrivo, ma un ennesimo punto di partenza. Perché si è avuta la chiara sensazione, lo scorso dicembre, di essere vicini al salto di qualità per lottare fino in fondo per la promozione diretta. E non tutto è andato liscio da gennaio in poi. Alla squadra servivano tre rinforzi di livello per lottare fino alla fine - in particolare un uomo gol di primissima fascia - che non sono arrivati, limitando le chance di correre per i primi due posti, meritatamente conquistati poi da Brescia e Lecce. Il rendimento esterno dei ragazzi di Pillon è la conferma dei limiti strutturali e caratteriali dell'organico.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Lun 13 maggio 2019 alle 12:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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