Questo dev’essere l’anno della sua definitiva consacrazione. A 28 anni, e con 57 gol segnati in 252 partite di serie B, Cristian Galano non ha ancora avuto la possibilità di giocare in serie A. Il “Robben di Capitanata”, come lo chiamano in Puglia, ha iniziato però nel migliore dei modi il suo campionato in biancazzurro. Le sue magie sono fondamentali per far compiere alla squadra di Zauri il salto di qualità,marcare la differenza tra un campionato anonimo e uno d’avanguardia. Arrivato al termine di una stagione buia sotto ogni punto di vista, dopo un addio traumatico e velenoso dal club della sua città (i tifosi foggiani lo hanno insultato pesantemente dopo aver firmato per il Delfino: non gli hanno perdonato il gol non segnato a Verona, sarebbe stato quello del potenziale 2 a 1 e della possibile salvezza, invece al Bentegodi ko e retrocessione), Galano a Pescara sembra aver trovato terreno fertile per esaltarsi. A Foggia, chi lo conosce fin dai primi anni di carriera, ricorda la sua peculiarità: ragazzo umorale, che si accende se sente il calore della piazza.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Sab 07 settembre 2019 alle 10:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
vedi letture
Print