Il Pescara ora ha anche due armi in più su cui contare. Una è la visione del gioco nei metri finali di Melegoni, capace di attaccare la porta o pescare i compagni in zona gol. Il centrocampista rischia di saltare le prossime tre partite, ma resta una freccia preziosa da continuare a valorizzare nel girone di ritorno. L'altra è la forza di Gennaro Scognamiglio. Dalla difesa al gol per lui è un attimo. Il 31enne napoletano ci era quasi riuscito già all'esordio contro il Carpi, in uno dei suoi soliti blitz. Sui calci piazzati in fase offensiva è una presenza fissa nell'area avversaria. Il suo rientro non solo ha contribuito in difesa a non prendere gol e proteggere il giovane portiere Kastrati, ma ha aumentato il potenziale in attacco. E per l'ex centrale di Cesena e Trapani è solo l'inizio. Dev'essere lui l'emblema del nuovo corso: subire gol e segnare gol pesanti. Così si può fare anche il miracolo-serie A.

 

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Lun 10 dicembre 2018 alle 14:00 / Fonte: Il Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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