Scommetteteci, per Ventura è stato un sabato di intensa libidine. Ridebutta in B, contro Zauri appena promosso alla guida della prima squadra, vendica i granata con quel Pescara che impose i rischiosi playout (col Venezia) nell’ultima di campionato e si regala la 300ª vittoria in panchina da professionista. Sì, l’ex c.t. sorride, con lui la Salernitana e il tifo che ancora stenta a capire se può iniziare a sognare. Parte bene il Pescara ma si affloscia nel momento topico quanto dai lati Kiyine sfonda,mentre in mezzo Firenze e Akpa Akpo piazzano randellate creando voragini nel bel mezzo della mediana abruzzese.

La chiave Zauri preferisce Bruno play intorno al quale far girare tutto, scelta tattica anche per non rischiare Palmiero in settimana non al meglio (come Bettella e Campagnaro). E la mossa ripaga, basta però una accelerata dai lati e la Salernitana va in vantaggio: sgroppata con cross di Jaroszynski, mucchio davanti a Fiorillo, Jallow colpisce di testa forse con deviazione (ininfluente) di Bettella. Al riposo si va 1-0 ma col parziale di 5-0 quanto a tiri in porta, più una traversa su punizione di Firenze e solo un colpo di testa di Galano poco fuori dall’incrocio.

Punte contro La Salernitana mostra un attacco che cambia pelle in continuazione: tra la mediana che piazza a turno sulla trequarti un fantasista (Firenze o Akpa Akpro), e Giannetti-Jallow elastici, punti di riferimenti non ce ne sono. E non basta al Pescara chiudersi, a cerniera, con un 4- 5-1 molle sui lati. Di nuovo in campo, nella ripresa, Giannetti lascia l’impronta di testa: Fiorillo trema, però si salva.Il destino aiuta gli audaci: punizione per il Pescara sulla trequarti, Campagnaro sbuca tra tutti, si abbassa e infila di testa tra palo e portiere: primo vero tiro nello specchio della porta salernitana. In fin dei conti la differenza la fa il diverso peso specifico che ha, sulla sfida, l’attacco di Zauri e quello di Ventura. Tumminello, Brunori e Galano girano a vuoto. Vero che la mediana pescarese è ostaggio, ma il prodotto lordo offensivo è da minimo sindacale. La Salernitana si prende il match alla mezzora: accelera, avanza dopo avere inserito Maistro (un suo tiro ribattuto viene sparato in rete da Jallow per il 2-1) e chiude i giochi con una magia di Giannetti: stop, si gira, e infila nell’incrocio un pallone imparabile. Ventura direbbe... «libidine».

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Dom 25 agosto 2019 alle 13:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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