GdS - Pettinari ne fa 2: Pescara si rialza

S e segna Pettinari, il Pescara vince. Si rimette in carreggiata Zeman: 3-1 alla Pro Vercelli per dimenticare la mini serie nera di due k.o. e un pari. È la terza vittoria casalinga per il boemo, 27 giorni dopo l’ultima volta (con l’Avellino). Il bomber sale in doppia cifra e allontana l’ombra di Ganz. La squadra di casa fatica ad andare in verticale, troppo spesso si perde in un giro palla lentoecontrario alla filosofia di Zeman. Quando riesce a trovare la profondità improvvisa, però, dimostra di avere una caratura diversa dalla Pro Vercelli e di poterle far male.

POLEMICO Il vantaggio di fine primo tempo è meritato, ma stiracchiato. Perché gli abruzzesi avrebbero i mezzi per mettersi al riparo da sorprese, invece erano sul punto di andare sotto prima della mezzora sull’incornata perfetta di Castiglia, sventata da una prodezza di Fiorillo. Dieci minuti dopo la testa di Pettinari porta avanti i padroni di casa, sul cross da destra di Crescenzi: 9° centro stagionale per l’attaccante scuola Roma, che ha un’esultanza polemica (verso l’ambiente che continua a invocare l’utilizzo di Ganz al suo posto?). L’Adriatico, però, lo applaude a scena aperta al 10’ della ripresa: servito da Brugman,se ne va di forza a un avversario e con un cucchiaio «stile Totti» scavalca Marcone e mette in cassaforte la partita, firmando il 10° centro.

CROLLO Pro Vercelli in blackout totale: Pettinari e Mancuso confezionano la palla facile del tris per Capone, che deve solo spingerla nella porta vuota per coronare un’altra prestazione convincente. Con mezzora da giocare, però, guai a considerare chiusa una partita zemaniana: al 20’ Fornasier non è immune da colpe sul 3-1 di Morra. Zeman s’infuria perché i suoi si allungano e rischiano troppo. Grassadonia cambia pedine dalla panchina (ma pesano le squalifiche di Mammarella e Vives). Ma i minuti passano e il Pescara, con un lungo possesso, spegne il fuoco piemontese, per andare a godersi, dopo tanto, gli applausi dell’Adriatico