Girandola di emozioni e gol fra Avellino e Pescara, con Novellino ed Epifani che, messi in discussione alla vigilia, zavorrano le rispettive panchine. L’Avellino sempre più in emergenza per infortuni e squalifiche, reduce da una settimana infuocata per il pessimo derby disputato a Salerno e la possibile cessione della società, è piaciuto per il carattere dimostrato nel recuperare due volte il Pescara, recriminando alla fine per un rigore su Castaldo non concesso nell’ultimo minuto di recupero. Per il resto ha pagato a caro prezzo le solite amnesie difensive e la mancanza di un adeguato filtro a centrocampo. Dal suo canto Epifani, al primo punto della sua gestione dopo tre sconfitte di fila, può essere soddisfatto per il gioco dei suoi. Brugman è stato di gran lunga il migliore, al di là dello strepitoso gol realizzato da centrocampo con una parabola incredibile e maligna che ha beffato Lezzerini, uscito come un kamikaze per bloccare Mancuso.

EMOZIONI Avvio tutto del Pescara, che col 3-5-2 marchio di fabbrica del nuovo corso approfitta dello sbandamento irpino per l’infortunio di Bidaoui (lussazione della spalla destra), colpendo il palo con Mancuso all’8’ e centrando il gol del vantaggio al 13’ con Brugman. Portieri in evidenza: Lezzerini vola al 34’ sul tiro di Balzano, Fiorillo respinge con i piedi un bolide di Di Tacchio. Nella ripresa l’Avellino pareggia con un rigore concesso per mani di Perrotta su tiro di Rizzato. Dal dischetto Castaldo, in campo dopo 50 giorni dall’infortunio al polpaccio, spiazza Fiorillo. Al 28’ s.t. ospiti di nuovo in vantaggio con Valzania che approfitta di un errore di Ngawa per dare a Mancuso l’assist vincente. Nel finale Di Tacchio acciuffa il pareggio con un formidabile tiro di destro dal limite

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Lun 19 marzo 2018 alle 10:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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