No al Palermo e no al Foggia. Ieri, il Collegio di garanzia dello Sport ha preso due decisioni che confermano l’attuale stato dell’arte in serie B: avanti con i playoff, partiti ieri sera, e niente playout. Franco Frattini, il presidente dell’organo che interviene sulla «legittimità» dei procedimenti della giustizia sportiva, ha firmato un decreto che rigetta l’«istanza cautelare» presentata dai legali del club siciliano, condannato all’ultimo posto della serie B, e di fatto retrocesso in C, dalla sentenza del Tribunale Federale Nazionale della Figc. Inoltre la seconda sezione del Collegio, presieduta dal professor Attilio Zimatore, ha rigettato il ricorso del Foggia, che chiedeva di rivalutare la condanna a sei punti di penalizzazione per illecito amministrativo. Anche un minimo sconto avrebbe provocato il ribaltone: con un punto restituito, il club pugliese sarebbe stato riammesso in B con la Salernitana retrocessa direttamente. Non è un caso che il club campano fosse presente ieri con i suoi legali nell’udienza, anche se successivamente il Collegio ha dichiarato «inammissibile» la costituzione del club come parte interessata.

Parere che scotta Dunque, si resta al punto di prima. Anche se, un classico in queste situazioni, è facile immaginare che fioccheranno ricorsi con possibili sconfinamenti verso la giustizia amministrativa, cioè verso il Tar. Prima, però c’è ancora il fronte sportivo: giovedì 23 la Corte d’appello federale giudicherà il caso Palermo nel merito, mentre è cominciata l’attesa per il famoso «parere» che la Federcalcio sta per chiedere al Collegio di garanzia sull’interpretazione della classifica di Serie B nata dalla condanna del Palermo. Tre retrocessioni dirette oltre a quella dei siciliani - Foggia, Padova, Carpi - punto e basta come ha deciso la Lega di B? O lo scorrimento della classifica con il Foggia che risale al quart’ultimo posto e può quindi giocare lo spareggio dentro fuori con la quint’ultima Salernitana?

Tempi rapidi La questione aveva provocato uno scontro in consiglio federale, esplicitato dal presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, che aveva denunciato il «conflitto di interessi» di Claudio Lotito, membro del consiglio federale in ballo nella vicenda con la sua Salernitana. Nello stesso contesto, anche gli avvocati si erano divisi fornendo «pareri» discordi sul come affrontare l’emergenza. Insomma, l’ex ministro degli esteri Frattini, già protagonista dell’estate infuocata in bilico fra il format a 19 o a 22 squadre, ha l’ennesimo fascicolo che scotta per le mani. Per la verità non ce l’ha ancora, gli arriverà lunedì quando la Federcalcio perfezionerà la domanda in termini giuridici. Ma si farà in fretta: è probabile che il parere arrivi a ,età della prossima settimana e preceda la stessa decisione sul merito della Corte d’appello federale sul caso Palermo.

Niente sconto Ieri il Collegio di garanzia ha chiuso la porta allo sconto per il Foggia. Che aveva firmato un nuovo appello avverso alla sanzione, già frutto di un ping pong fra i vari gradi della giustizia sportiva. La pena sportiva era infatti scesa da 15 a 8 a 6 punti, proprio dopo un intervento del Collegio di garanzia che aveva rinviato tutto alla Corte d’Appello federale. La tesi della rivalutazione è stata respinta dalla Federcalcio nel dibattimento e rigettata dai giudici. Quanto al Palermo, il suo presidente Alessandro Albanese (gli addebiti riguardano le precedenti gestioni) è deluso. In un comunicato, il club rosanero prende atto della decisione di Frattini di respingere l’istanza cautelare «nonostante l’estrema urgenza e la gravità dei fatti rappresentati». I legali stanno ora studiando le prossime mosse tanto che nel comunicato diffuso nel tardo pomeriggio si annuncia l’intento di «rivendicare e difendere i diritti in ogni sede».Equesto «ogni sede» fa nascere il dubbio che non ci si voglia fermare soltanto alla giustizia sportiva.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Sab 18 maggio 2019 alle 09:09 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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