Continua a viaggiare spedito il Pescara. L’Adriatico resta tabù per il Foggia, ancora con la sua zavorra del -5. Un lampo degli abruzzesi nella ripresa basta per stendere la squadra di Grassadonia: 1-0 firmato al 28’ dal difensore-goleador Gravillon. K.o. e rimpianti per i pugliesi, che qualche minuto prima della rete pescarese sbagliano un rigore con Mazzeo, dopo una mezzora di ripresa marcata da uno sterile dominio.

LA PARTITA Il Foggia gioca una partita di attenzione e compattezza, soprattutto nella fase di non possesso. La squadra di Pillon invece ha la solita buona volontà, ma fatica a costruire azioni pericolose. Anche perché Kanoutè davanti alla difesa garantisce protezione ai centrali, ma non la stessa qualità nell’impostazione che ha Brugman. Per questo, il tecnico veneto cambia il cliché pochi minuti dopo l’intervallo, riportando l’uruguaiano in regia e inserendo Machin. L’ingresso di Galano, però, porta scompiglio: dopo due minuti Machin lo stende in area, Mazzeo calcia sulla traversa. La più antica legge del calcio condanna i pugliesi: prima della mezzora Memushaj da sinistra vede l’inserimento di Gravillon, che sbuca alle spalle dei difensori foggiani e incorna per il vantaggio. La reazione ospite sbatte su Fiorillo, spaziale sul colpo di testa in avvitamento di Mazzeo al 33’.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Dom 23 settembre 2018 alle 13:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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