I l primo pareggio del 2018 coincide con più rammarico dell’Entella rispetto al Pescara. Questo non significa che i liguri abbiano dominato. Però, se non altro, la porta l’hanno trovata di più. Per contro, il Pescara un tiro nello specchio non è riuscito a farlo anche se le condizioni per impensierire Iacobucci le ha create. In sostanza, l’Entella ha qualcosa in più da recriminare. Ma il Pescara non ha rubato nulla. Di certo Fiorillo è stato bravo. Definirlo decisivo è probabilmente esagerato, ma il portiere del Pescara si è fatto sempre trovare pronto. Il duello lo ha ingaggiato soprattutto con Aramu. L’attaccante di casa (schierato al fianco di un sempre presente La Mantia) ci ha provato già dal 1’ con una conclusione respintaepoi ha proseguito soprattutto nella ripresa con due punizioni (una che ha scheggiato l’incrocio e una respinta) e un’altra conclusione dai venti metri neutralizzata ancora dal portiere ospite. A completare il quadro degli interventi di Fiorillo c’è stato anche un intervento su Crimi nel primo tempo.

PROTESTE La squadra di Zeman non è stata a guardare. Ma è mancata in fase conclusiva. Pettinarièstato poco servito, mentre tutte le palle buone, di fatto, sono capitate a Yamga. Il francese, prezioso, anche in fase di copertura, non è maistato lucido. Nel primo tempo ha calciato male da ottima posizione in una occasione e nell’altra ha è stato contrato con successo da Cremonesi. Nella ripresa (forse perché più stanco) prima ha mancato una deviazione di testa da buona posizione e poi, con la visuale aperta verso la porta di Iacobucci, ha pasticciato nel controllo ed è stato chiuso dai difensori. Un punto per parte, dunque, come i rigori chiesti e non concessi. L’Entella ha protestato per un intervento di Mazzotta su Belli. Il Pescara ha reclamato per un intervento di La Mantia su Bunino proprio nel recupero.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Dom 18 febbraio 2018 alle 09:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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