Magari si alterneranno, viste le tre partite in sette giorni, ma ... senza pianificare nulla. “Il turnover? Nella mia carriera (è all’esordio in panchina, ma è stato giocatore di alto livello) ho imparato che la cosa migliore è ragionare sul immediato, perché magari ti fai un film e poi succede qualcosa di imprevisto. Avete visto cosa è capitato a noi a Cosenza (out anche il regista Palmerio)? Quindi pensiamo solo all’Entella». Non una partita qualsiasi, ma contro una cinica e sorprendente capolista, neopromossa, issatasi lassù grazie a tre 1-0, quindi segnando poco ma subendo niente. Ergo, un sentiero disseminato di trappole. «Un avversario tosto – continua Zauri – che ha già battuto corazzate come Cremonese e Benevento e conta 9 punti tutti meritati. Una squadra solida, compatta, ordinata, veloce, difficile da affrontare, che ha gamba davanti e non disdegna l’attacco in profondità diretta, preferendo magari lasciarti un po’ di campo sul primo possesso. Insomma, la rispettiamo. Ma, sia chiaro, non abbiamo certo paura: noi siamo il Pescara!». Un Pescara che deve migliorare, però, sul piano del gioco. «Certamente sì – aggiunge Zauri – a Cosenza è piaciuta la reazione, però se giocassimo così 30 partite ne vinceremmo al massimo 3 o 4. Dobbiamo migliorare e stiamo lavorando per questo», conclude fiducioso il tecnico degli abruzzesi pronto alla battaglia contro l’Entella.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Sab 21 settembre 2019 alle 12:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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