Nel 2009 era quasi Natale quando Pillon inventò il fair play. Per l’Italia almeno. Contro la Reggina convinse metà dei giocatori dell’Ascoli e costrinse gli altri a concedere il pareggio dopo un gol realizzato con gli avversari fermi per l’infortunio di un compagno. Ancora oggi non sa se lo rifarebbe. Sa invece che cosa manca al calcio italiano. «Un po’ di rispetto. Molto insegnamento della tecnica. I ragazzini dovrebbero arrivare a diciotto-diciannove anni già formati da quel punto di vista. Io comunque anche agli ultratrentenni impongo un quarto d’ora di addestramento con il pallone».

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Sab 17 novembre 2018 alle 13:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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