Una partita da 0-0 l'ha vinta il Pescara all'85’ grazie a un contropiede ben congegnato e concretizzato da Brugman dopo una sponda con Mancuso, pescato in sospetto fuorigioco, almeno secondo le proteste dei crociati che in precedenza si erano visti negare altri tre reclamati rigori per interventi su Iacoponi, Baraye e Calaiò. L'arbitro non solo non ha mai voluto sentire, ma dopo il mancato fischio su Baraye, al 16’ pt, ha pure cacciato dalla panchina il tecnico gialloblù D'Aversa e il ds Faggiano. Insomma, dopo il fallo di confusione fischiato a Palermo ad annullare il possibile 2-1 di Gagliolo anche ieri le scelte del direttore di gara hanno in qualche modo zavorrato una squadra che fa già molta fatica a camminare per conto suo. Lo dimostra il fatto che due di questi possibili rigori sono arrivati su recuperi di difensori ai danni di Baraye e Calaiò lanciati soli davanti al portiere, ma eccessivamente titubanti al momento di concludere.

LA GARA. Il Parma era partito bene per 20', cercando di tenere “basso” il Pescara per disinnescarne gli spunti offensivi proverbialmente nocivi. Poi però s'è un po' afflosciato e il Pescara ha chiuso meglio il primo tempo, creando più occasioni nell'area dei padroni di casa ma venendo in qualche modo arginato. Nella ripresa la gara si fa equilibrata. Strada facendo entrano Di Gaudio, Insigne e nel finale anche il tanto atteso Ceravolo, mentre Zeman recupera dalla panchina Benali. Giusto il tempo di capire che per la 9ª partita consecutiva i crociati non riusciranno a segnare su azione, e a fare la bocca sullo 0-0, che arriva il castigo, finanche eccessivo, con la ripartenza letale dei pescaresi e il tap in di Brugman che va poi a esultare sotto la sua curva.

A SPECCHIO. Si affrontavano due 4-3-3, ma la gara non è poi stata così spettacolare. Nella ripresa le squadre si sono comprensibilmente annullate ed è stato più facile creare pericoli. Solo che il Parma è totalmente spuntato e se per di più allenta appena la guardia dietro... Ora i crociati dovranno recuperare tre elementi fondamentali per proseguire bene in questa serie B: la calma, visto che in campo e fuori si respira troppo nervosismo, la fortuna, che anche sotto forma di fischi arbitrali non sta girando, e una certa concretezza in fase conclusiva perché senza fare gol quando va bene si pareggia. Il Pescara da parte sua con quest'altro blitz esterno potrà crescere con più tranquillità. Zeman schiera sempre tanti giovani e non tarderà a toccare con mano i progressi che cerca.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Dom 15 ottobre 2017 alle 10:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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