Funziona già la cura-Castori, per la gioia degli encomiabili due tifosi (sì, proprio 2 di numero) giunti da Trapani nel settore ospiti dello stadio “Adriatico”. Per il Pescara, invece, un Natale agrodolce, perché se è vero che non ha vinto una gara apparentemente abbordabile, ha avuto il merito di pareggiare prima dell’intervallo, altrimenti – come ha specificato lo stesso Zauri – se vai al riposo in svantaggio, certe partite possono diventare veramente antipatiche. Questa, in realtà, per i biancazzurri lo è stata sin dall’inizio, con un Trapani vischioso che si è subito appiccicato addosso a Memushaj e company, creando una tale densità in mezzo al campo da apparire come il traffico di una metropoli all’ora di punta. Non solo, la rivoluzionata formazione siciliana ha trovato anche il gol del vantaggio con una mirabile punizione di Taugourdeau dai 25 metri. Si era alla mezz'ora del primo tempo, ma qui bisogna fare un passo indietro fino al 13’, cioè all’annullamento per fuorigioco di un gol all’ex Pettinari, lanciato a rete da una spizzata di testa di Biabiany. Un fuorigioco inesistente, anche se l’attaccante era partito talmente veloce che l’inganno al guardalinee può anche essere comprensibile. E comunque, finché non arriverà il Var anche in serie B è inutile prendersela con l’occhio umano. Ad ogni buon conto, non c’è controprova che se quel gol fosse stato convalidato poi il Trapani avrebbe trovato anche il secondo, ma nel caso gli ospiti – anche per quanto visto dopo - avrebbero avuto una grande percentuale di possibilità di portarsi a casa l’intera posta in palio.

PARI. Buon per il Pescara, allora, che Ciofani, al declinare della prima frazione, abbia trovato il pari di testa su assist di Drudi. Sì, avete capito bene, ci hanno dovuto pensare due difensori, perché ieri gli attaccanti adriatici non erano il massimo dell’ispirazione. La descrizione (giocoforza) ristretta della ripresa (non è successo praticamente niente) allarga il campo del’immaginazione, quindi il lettore potrà ricostruire a sua piacimento il forcing infruttuoso del Pescara e la coriacea (ma non affannosa) resistenza del Trapani. Nessuna vera emozione, solo l’ansia del pubblico di casa (e dei due tifosi trapanesi) fino al fischio finale e ... ai fischi dello stadio. Eh già, perché quel Pescara che dopo la vittoria di Empoli, un mese fa, sembrava lanciato in alto, ora è ai margini della zona play out.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Lun 23 dicembre 2019 alle 13:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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