Bepi Pillon ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara interna contro il Cittadella: "Kanoutè non ce la fa, cosi come Scalera. Campagnaro è convocato ma con un punto di domanda".

Ogni settimana aumenta il peso del primato in classifica: "Non dobbiamo guardare la classifica ma concentrarci sulla partita da giocare. Dobbiamo lavorare sodo e continuare il percorso che stiamo facendo, senza pensare alla classifica. L'unica arma è restare concentrati, non possiamo mollare qualcosina. Tutto quello che abbiamo ottenuto è perchè abbiamo lavorato bene e siamo rimasti concentrati partita dopo partita. Non dobbiamo guardare la classifica ma dobbiamo cercare di migliorarci".

C'è il rischio di eccessivo entusiasmo: "La squadra è intelligente e capisce il calcio. Conoscono la Serie B che se non sei al top è tutto più difficile. Quest'anno più che mai è più difficile di sempre".

Sul Cittadella: "Considero il Cittadella una delle squadre più forti del campionato. Non guardo i nomi delle città ma quello che hanno fatto. Negli ultimi anni hanno vinto di più in trasferta, sono sempre andati ai playoff, è la squadra che fa più pressing, è una delle squadre più forti del campionato e i risultati lo dimostrano. Hanno cambiato sempre ma non hanno mai fallito. E' la squadra che mi ha impressionato di più. E' bravo tutto l'ambiente, un pò come il Chievo. Hanno sempre giocatori con grande fame".

Sebastiani ha detto che lo terrebbe a vita: "Lo ringrazio ma conosco bene il calcio. La stima è reciproca, ci troviamo bene insieme cosi come a Repetto e Leone. Ragioniamo allo stesso modo e siamo orientati verso la stessa linea. Ma so come è il calcio, lo vivo partita dopo partita".

Conosce bene il Cittadella, può essere un vantaggio: "Loro sono tre anni che giocano con lo stesso sistema. Hanno una grande organizzazione in tutto. Sono anni che lavorano cosi, sanno come colpire e andare a parare. Si vede che tutto è programmato. A Lecce hanno dominato e dovevano vincere. Ci aspetta una partita gagliarda. Ma anche noi siamo un cliente difficile per tutti. Noi dobbiamo essere tosti come lo siamo stati contro lo Spezia. Dobbiamo essere dei leoni, cosi sappiamo che possiamo farcela".

Il Pescara ha trovato un'identità di squadra: "Stiamo crescendo, ci sono delle cose da limare, a Spezia abbiamo fatto degli errori ma è normale. Questa è la strada giusta".

Sta pensando al turnover? "No, penso che tutti si stanno allenando bene. Spero di avere a disposizione Campagnaro, Perrotta sta facendo benissimo, arriverà un occasione per tutti".

Tornando al Cittadella: "Il loro punto di forza è a centrocampo. Hanno Schenetti e Settembrini che corrono tanto, e li davanti cambiano ma trovano sempre buoni giocatori. Noi abbiamo rispetto però siamo li, pronti e dobbiamo giocarcela. Sappiamo le difficoltà ma siamo pronti".

Pressing a centrocampo chiave tattica della partita: "Ho avuto Iori a Livorno, è una persona eccezionale, un vero e proprio capitano. E' l'uomo più importante a centrocampo per il Cittadella. Dovremo stare attenti e andare a parare questo giocatore. Noi dobbiamo continuare a fare il nostro gioco".

Pescara micidiale sui calci piazzati: "Da l'anno scorso che ci lavoriamo. Quest'anno stiamo andando bene, tante partite si decidono sui calci piazzati. Dobbiamo approfittarne e continuare a lavorare su questo".

La squadra ha raggiunto l'ottimizzazione di quello che poteva dare: "Dobbiamo migliorare assolutamente, non sono contento di certe situazione, come gestire meglio la partita. Dobbiamo concedere anche meno all'avversario. Ci sono molti aspetti ancora da curare. I margini di miglioramento ci sono".

Sembra incontentabile: "Non guardo i risultati, i contenuti e quello che succede dentro il campo. Sono contentissimo dei risultati ma devo vedere quello che succede in campo, non devo farmi abbagliare dai risultati. Sennò si finisce che si passa sopra a tante cose".

Sul pubblico: "Noi dobbiamo lottare, questa squadra è vista bene perchè lotta, non molla mai. A questo la gente piace e nessuno può dire niente se si lotta fino all'ultimo secondo. Questo atteggiamento è importante. Ci sono tanti modi per motivare i giocatori. Quando si lavora sul campo non c'è solo la parte tecnico e tattica, c'è anche la parte emozionale. Bisogna trasmettere il concetto di non mollare mai. Sta a tutti noi e anche alle caratteristiche dei giocatori. I nostri sono anche degli uomini".

Sul caos della B: "Qualsiasi scelta l'avrei accettata. Adesso il campionato è iniziato, tu non puoi dopo due mesi di lavoro creare una cosa del genere. Non conosco tutte le norme, ma quando la federazione da tutte le autorizzazioni per iniziare il campionato devi portarle avanti fino alla fine. Tutte le squadre hanno fatto dei piani per la B a 19. Ora posso chiedere i danni a questo punto. La federazione si è presa la sua responsabilità. Se il campionato è iniziato a 19 deve finire cosi. Io sono dell'avviso che lo sport non deve mischiarsi con la politica. Lo sport deve essere autonomo. Io sono per lo sport che devono essere affari di chi governa lo sport. Devono dare regole precise. In questo momento non va bene ripescare altre squadre, ormai siamo partiti cosi. Dividerei comunque lo sport dalla politica, è la mia opinione".

In caso di vittoria con il Cittadella, vittoria numero 100 in B per lei: "Io nemmeno lo sapevo. Vuol dire che qualche anno ce l'ho".

Resterebbe a vita a Pescara come vorrebbe il presidente? "Devo chiedere a mia moglie. Io qui mi trovo bene, qua ci resterei, mi trovo benissimo, poi non so se mia moglie è contenta".

 

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 26 ottobre 2018 alle 13:56
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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