Italia ed Albania mai sempre unite, specialmente in questo momento di emergenza per il nostro Paese. Il Premier Edi Rama ha inviato 30 medici ed infermieri a sostegno della nostra Nazione. Ledian Memushaj, centrocampista del Pescara, è stato intervistato da Gianluca Di Marzio attraverso una diretta Instagram affrontando il tema del contagio da Coronavirus e sulla possibile fine anticipata dei campionati: "Un discorso veramente toccante, mi è venuta la pelle d'oca, anche se siamo un Paese in crescita siamo un paese povero. Che, con quel poco che ha, prova comunque ad aiutare gli altri, soprattutto l'Italia che per noi è una seconda casa. C'è un grande rapporto tra Italia e Albania, da noi si vedono tutti i canali televisivi italiani, siamo cresciuti così e in molti hanno imparato l'italiano, è come una seconda nazione. Nella seconda metà degli anni '90 era un momento di guerra, accadeva di tutto, tanta gente era scappata in Italia, io fortunatamente avevo mio padre che lavorava, ma poi sono arrivato anch'io nel Paese più bello del mondo. Ho passato più anni qui che in Albania, mi sento anche italiano. A 15 anni ero a La Spezia, anche se giocavo in giro per l'Italia: il Picco è stato il primo stadio che ho visto. Non è il momento di parlare di calcio o stipendi, bisogna venire incontro allo Stato e tutti dobbiamo fare un passo in avanti, se dobbiamo rinunciare a qualcosa per lo Stato o per le società, lo faremo volentieri"  Memushaj sostiene che il virus sia passato anche a Pescara sostenendo che "A gennaio e febbraio avevamo tanti giocatori con l'influenza, poi anche persone dello staff, era una situazione strana che non era mai successa, volevamo dare un esempio e siamo scesi in campo con le mascherine. Secondo me il virus è arrivato nella nostra squadra, però non ci hanno fatto i tamponi, ero contento che si fosse fermato tutto"

Dal Poggio degli Ulivi Memushaj ha deciso di "rubare" una cyclette per allenarsi: "me la sono presa per allenarmi, stare a casa è dura perché ci sono belle giornate, ma bisogna rispettare le regole. Poi tanto a rallegrarci ci pensa su Whatsapp Bojinov: non smette mai di scrivere, è troppo simpatico e si è inserito bene".

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 30 marzo 2020 alle 14:25
Autore: Riccardo Camplone
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