Carmine Gautieri da pochi giorni ha accettato la guida del Pisa in Lega Pro, dopo aver rescisso il contratto con la Ternana. Ricomincia dalla Lega Pro l’ex allenatore del Lanciano e giocatore biancazzurro. Proseguirà la sua mission di diffondere il pensiero del boemo e il meglio del “4-3-3 pensiero” anche all’ombra della Torre pendente. Con un occhio resterà sempre rivolto all’Adriatico per seguire con affetto le gesta del maestro. E sarà interessato anche a ciò che accadrà all’Olimpico, dove in panchina è arrivato il suo grande amico Di Francesco. “Ci ho messo un secondo a dire sì al Pisa – racconta dalla città toscana nella quale si è già trasferito – perché ha l’obiettivo di vincere e questo mi stimola molto. Sarà un campionato difficile per noi, dopo la retrocessione dalla B, ma ho detto a tutti che bisognerà calarsi subito nella mentalità della Lega pro. Qui le piazze blasonate devono lottare il doppio per farsi largo”.

A Pisa, Gautieri avrà anche Maikol Negro, ex stella del Celano di Modica che piaceva anche al Pescara: una garanzia come esterno nel 4-3-3. “E’ un grande giocatore per questa categoria, a Matera ha fatto vedere numeri importanti. Non voglio essere integralista a livello tattico, ma è chiaro che l’obiettivo è quello di sfruttare al massimo le caratteristiche dei giocatori. Negro è ideale nel tridente”.

Se parli di tridente, passi subito al capitolo Zeman: “Lui mi ha segnato, ha inciso profondamente sulla mia formazione. Ma non ha dato solo a me, lui ha dato qualcosa all’Italia del calcio. Uno dei più bravi, che insegna calcio e fa giocare le squadre senza improvvisare mai. I suoi giocatori devono sapere sempre cosa fare. Lui è l’allenatore di tutti. Ha 70 anni? Lui non invecchia mai. Lo vedo sorridente e abbronzatissimo a Pescara. Gli mando un abbraccio forte, a lui voglio bene davvero”.

Zeman uguale Roma e Roma, adesso, uguale Di Francesco: “Sono felicissimo per Eusebio, l’ho sentito pochi giorni fa. Una grande persona e un tecnico validissimo. E’ un uomo vero e farà grandi cose. Mi emoziona vederlo alla guida della Roma: ha coronato un sogno e l’ha meritato con il lavoro, facendo benissimo a Sassuolo”.

Si aspettava di vedere ai vertici della serie A l’ex compagno Allegri e l’ex tecnico Sarri? “Sarri è uno che ogni anno fa la differenza. Ha giocatori giusti per le sue idee e per giocare a tre davanti. Ai suoi ha insegnato a saper sempre cosa fare. Come il boemo. Allegri? Ormai è il top: scudetti, due finali di Champions, coppe. Cosa dire? Parlano i risultati. Se me lo aspettavo dopo averlo visto da giocatore? Se uno è allegro e guascone da ragazzo, non è detto che sia una persona seria e professionale. Lui ha fatto saltare questa pessima moda tutta italiana di etichettare le persone. Le società devono credere negli uomini, non negli stereotipi. A Pescara siete fortunati, perché Sebastiani e Leone fanno questo e sono persone serie e competenti. Con il direttore ho lavorato e so che ogni anno vede centinaia di partite: se sceglie un giocatore o un allenatore, non ha bisogno di chiedere notizie in giro: sa sempre tutto”.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 17 giugno 2017 alle 10:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
vedi letture
Print