Vincenzo Fiorillo non nasconde la delusione per la finale playoff sfumata contro il Verona: "Il lavoro sarà la base da cui ripartire per ritentare la scalata alla serie A: Non ci possiamo nascondere, in serie B noi siamo il Pescara, non siamo una squadra qualsiasi. Dobbiamo giocare per vincere. Fino ad oggi, da quando sono arrivato, è sempre stato così. Sarebbe stato un sogno meraviglioso riuscirci già quest'anno ma la voglia di riprovarci ci sarà sempre. L'anno prossimo Chievo, Empoli, Frosinone, Palermo, Perugia, una tra Verona e Cittadella, le neopromosse dalla C: sarà di nuovo una super B. Ogni anno ci sono squadre che scendono dalla A e si parla di campionato difficile. Come noi rispettiamo tutti, anche fuori da qui il Pescara dev'essere rispettato. Tutti parlano di noi in Italia come di una grande società e questo è motivo di soddisfazione". Diviso a metà il portiere biancazzurro, tra i rimpianti per una promozione sfumata e l'orgoglio di aver navigato sempre tra le grandi del campionato: "Mi rimane soprattutto il rimpianto. Sono onesto. Perché? Per non aver fatto una grandissima prestazione contro il Verona. Quando perdi una semifinale, ti brucia. Fa piacere essere stati sempre tra le prime cinque del campionato, ma c'è il rammarico per qualche punto perso per strada nel girone di ritorno. Qualche risultato in più e una maggiore continuità ci avrebbero aiutato ad affrontare i playoff con un piglio diverso. Io dico però che questa semifinale deve essere una buona base di partenza da cui ricominciare nella prossima stagione".

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 31 maggio 2019 alle 12:30 / Fonte: Il Messaggero
Autore: Andrea Coppini
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