La squadra è unita e compatta con Zeman. Quelli che fino a qualche ora fa erano semplici spifferi o indiscrezioni, adesso diventano una certezza. Perché a dirlo è uno dei senatori del gruppo, Vincenzo Fiorillo. "Quello che è emerso dal confronto è che l’allenatore e la squadra sono insieme, in questi giorni sono state dette tante cose che non fanno bene in una settimana dove si deve preparare una partita da vincere", le parole del portiere a Rete8. "Bisogna scavarsi dentro e capire se tutti stanno dando quello che hanno, credo che alla fine di ogni partita ognuno sa se poteva fare qualcosa di più in gara o durante tutta la settimana di lavoro. Deve scattare la scintilla che faccia andare meglio le cose"0, è il suo grido di battaglia.

Il campionato è ancora lungo, ma serve una immediata inversione di tendenza per scacciare i fantasmi che aleggiano in città. "Fino ad oggi non siamo riusciti a dare il 100% di quello che ci veniva chiesto, adesso senza paura dobbiamo sposare completamente questa filosofia di gioco e continuare a giocare per 90 minuti senza mai rallentare, perché il gioco del mister è fatto sull’aggressività e se vogliamo provare a gestire facciamo danni", analizza.

 Partito da dodicesimo, si è conquistato la maglia da titolare, sudando giorno dopo giorno senza mai demoralizzarsi. "Bisogna sposare una causa e cercare di fare quello che l’allenatore ci chiede, credendo che questo porti a dei risultati. Io ci provo tutti i giorni e spero che questa mentalità possa essere di esempio per i miei compagni, perché l’unità di intenti ci può portare a compiere l’ultimo step per reggere tutti i 90 minuti a ritmo alto".

La discontinuità di prestazione nell’arco di ogni singola partita è una delle motivazioni del cammino al rallentatore della squadra, ma non la sola. I problemi del Pescara, probabilmente, non nascono oggi ma trovano origine nella scorsa estate, quando si è caricato di troppe responsabilità un gruppo che non era pronto ad assumersele. "Si è voluto forse far passare un messaggio sbagliato, ossia che questa squadra con un battito di mani sarebbe stata nelle prime posizioni. Ma secondo me non era un messaggio da far passare dopo una stagione come quella che abbiamo vissuto l’anno scorso e con una squadra nuova piena di giovani", analizza Fiorillo.

Da una crisi così, però, il Pescara può uscire più forte: "Da questa situazione potrà esserci un nuovo punto di partenza, con umiltà, con la voglia di portare a casa la vittoria ad ogni partita", chiude Fiorillo

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 13 dicembre 2017 alle 10:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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