Cesare Bovo si sente in credito con la fortuna e in debito con il Pescara. Era sbarcato in riva all'Adriatico nel gennaio 2017 e doveva essere il valore aggiunto per la truppa biancazzurra, ma sia nei sei mesi in A sia nella successiva stagione in B, quella appena conclusa, non ha potuto fornire il contributo che era lecito aspettarsi da lui a causa di una miriade di problemi fisici che ne hanno penalizzato l'impiego. Ha concluso l'annata agonistica con 8 presenze totali per 706 minuti complessivamente giocati, oggettivamente troppo poco per uno come lui. Ha il contratto in scadenza, ma nella stanza dei bottoni di casa Pescara si ragiona sull'opportunità di un rinnovo simile a quello stilato lo scorso anno da Hugo Campagnaro, ossia un vincolo annuale con emolumenti legati alle presenze.
Bovo, dal canto suo, sembra non avere dubbi: «Per ora non ho parlato con nessuno, non con la società e nemmeno con il mister. Spero di restare, però, perché dentro di me ci sono tanto rammarico ed altrettanta rabbia per come è andata questa stagione e spero di riuscire a dare una mano a questa squadra. Ho davvero tanta voglia di rimettermi finalmente in gioco». Di certo, dunque, nel suo futuro non c'è un addio al calcio: ha troppa voglia di rivincita il difensore classe 1983 ex Torino e Genoa per pensare ad una nuova carriera. 

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 30 maggio 2018 alle 08:26 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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