Antonio Balzano è tornato a casa: il terzino pugliese, che da anni ha scelto di vivere con la famiglia in riva all’Adriatico, ha un sorriso contagioso. Voleva vestire di nuovo la maglia del Pescara e i destini, suo e del club, si sono riuniti alla fine del mercato. Eccolo al Poggio, pieno di entusiasmo: “Da sempre c’è stata la volontà di tornare – conferma –, sapevo che prima o poi ci sarei riuscito. E’ un grande onore, sono felice, ma adesso bisogna mettersi sotto e fare quello che il Pescara deve fare”.

Doveva andare al Novara, sembra che lui e il Pescara si siano aspettati: “Non c’è mai stato nulla di concreto, solo negli ultimi giorni si è risolta la mia situazione a Cagliari e c’è stato il via libera. Non rientravo nei piani della società sarda e sarei dovuto andar via. Devo dire grazie al presidente e al mister se sono qui per dare una mano alla causa biancazzurra”.

Se n’era andato da capitano, adesso la fascia è di Brugman. “La fascia è un simbolo, si deve fare il bene del gruppo e non dev’essere solo uno a farlo. Io mi aggiungo a questa squadra nuova, per me, e voglio contribuire con i più esperti a far crescere tutti e raggiungere gli obiettivi di squadra”.

Zeman lo ha definito un giocatore maturo rispetto a quello degli esordi di sei anni fa. “Ho sei anni in più, qualcosa è cambiato, spero in positivo. Qualche partita l’ho fatta, ho più esperienza e voglio dare una mano sia dentro che fuori dal campo. Ho 31 anni, sapete quanto ci tengo. Ho voglia di levarmi qualche sassolino…”.

E Balzano ritrova uno Sdengo 70enne, ma… “…sempre uguale, non è cambiato, anzi è ringiovanito: è lo stesso che conoscevo. Dagli occhi ho capito che era felice di rivedermi. Averlo conosciuto e averci lavorato per due anni è stato importante. Venivo dalla C, è stato fondamentale nel nostro anno dei record. Poi mi ha portato a Cagliari, in A, e per questo lo ringrazierò sempre”.

Il Pescara di oggi può ripetere le imprese del 2012? “Non si può paragonare un’annata con un’altra. Quando sono arrivato io, nessuno pensava si potesse fare quello che abbiamo fatto. Certe valutazioni le faremo solo a fine stagione. Mi auguro ci sia qualche gioiellino che venga fuori e faccia la differenza. Ci sono dei giovani davvero bravi. Dobbiamo compattarci, serve tempo e verremo fuori. Il campionato è tosto, dobbiamo arrivare a fare quello che dice il mister e ci divertiremo, ma non parliamo di obiettivi adesso, è presto”.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 06 settembre 2017 alle 09:30 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
vedi letture
Print