A In serie A si parla abruzzese. Se D’Aversa prosegue a Parma e firma un rinnovo fino al 2022, cambiano panchina Eusebio Di Francesco e Marco Giampaolo. E’ iniziata ufficialmente la nuova avventura per l’ex tecnico della Roma, che sbarca a Genova al posto del collega di Giulianova, passato sulla blasonata panca del Milan. “Sono qui per far divertire la gente, sono felice di questa nuova avventura. Gli obiettivi? Li pone sempre la società, quando si parla ad inizio estate è normale puntare in alto. Bisogna avere umiltà nel lavoro. Questa squadra ha fatto bene in questi anni. Voglio proseguire questo percorso”, ha detto Di Francesco durante la presentazione da allenatore blucerchiato: con lui nello staff gli abruzzesi Stefano Romano (collaboratore tecnico), Franco Giammartino e Nicandro Vizoco (preparatori atletici). Arriva dalla Roma e dopo due stagioni in cui ha giocato anche la Champions. L’Europa è il sogno anche nella città della Lanterna. “Qui ho rivisto qualcosa. Credo si possa costruire qualcosa di importante. Sono orgoglioso di essere qui e mi piace la storia della Sampdoria. Questa maglia è affascinante, c’è una tifoseria che ci trascina. E’ il posto giusto per mettermi in gioco”. Difra al posto di Giampaolo, passato al Milan che qualche mese fa voleva prendere proprio l’ex allenatore del Pescara. “Giampaolo merita la panchina del Milan, è ripartito dalla Lega Pro. So che valore ha come allenatore. Si è guadagnato tutto sul campo, gli auguro il meglio anche perché siamo conterranei”. Mentre Di Francesco parlava a Genova, Marco Giampaolo stava per iniziare la sua prima conferenza stampa a Milanello. Un giorno storico per la carriera dell’allievo di Galeone, arrivato alla guida di una grande del calcio dopo tanta gavetta. “Penso di essermi meritato questa opportunità, il mio percorso è fatto di cadute e risalite – ha detto il nuovo tecnico rossonero – . La mia filosofia? Promettere meno per mantenere di più. C’è tanto da fare qui e io ci metterò lavoro, serietà, impegno e dedizione. Conto di entrare a Milanello alle 8 del mattino e uscire alle 20 della sera. Voglio che il Milan sia una squadra riconoscibile. Donnarumma è fortissimo, quand’ero alla Samp gli ho chiesto la maglia”. A Milano lo hanno accolto come un maestro di calcio, con tanto di benedizione da parte di Silvio Berlusconi: “Io maestro? Ho tanti difetti... Quando le persone ti stimano aumenta la responsabilità. Non ho paura di niente, ho solo paura di arrivare tardi all’allenamento”, ha chiuso Giampaolo, che nello staff porta anche Fabio Micarelli (in passato nel gruppo di lavoro di Ivo Iaconi a Pescara).

Sezione: News / Data: Mer 10 luglio 2019 alle 16:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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