Non è ancora un bel Pescara. Ma è proprio per questo che la vittoria di Cosenza e i sei punti in classifica assumono un grande valore. Perché i risultati danno il tempo di lavorare con serenità e portano i giocatori a credere al lavoro richiesto dal tecnico. A voler essere faziosi si potrebbe dire che il Delfino ha giocato una gara cinica, sfruttando al meglio gli episodi nell’arco dei 90 minuti. Certo, può essere una lettura, ma sarebbe fuorviante. La squadra di Zauri in realtà ha sempre e soltanto subito il Cosenza, pur non concedendo occasioni clamorose. E se non è quasi mai arrivato a costruire azioni degne di nota, non ci pare sia stato per una scelta ma per la scarsa qualità tecnica delle giocate e, per il poco movimento davanti e soprattutto per la difficoltà a esprimersi ancora come squadra. Quello che, al contrario, il Delfino ha fatto (e ha fatto molto bene) è stato adeguarsi alle difficoltà della partita. Una volta visto che non si riusciva a esprimere un calcio convincente, i biancazzurri si sono abbassati difendendo quasi al limite della propria area di rigore, chiedendo il massimo sacrificio a tutti e ovviamente, via via che si arretrava, allontanando la possibilità di operare di rimessa perché gli spazi davanti erano troppo grandi. Certo, anche questa è una qualità e dunque non va sottovalutata. Ma è evidente che non è questa la cifra di gioco che il tecnico sta cercando di dare sin dall’inizio del ritiro. Ovviamente c’è tutto il tempo per migliorare, ma è giusto a volte non lasciarsi abbagliare dal risultato. O almeno non del tutto. La buona prova di Vitturini, la vena realizzativa di Galano, bravo a sfruttare nel finale una colossale dormita dei due centrali silani. E per la seconda volta consecutive, ottimo ingresso di Kastanos, determinante nella rete della vittoria con una bella verticalizzazione. Anche se gli infortuni rischiano di creare qualche difficoltà in più. Al posto di Tumminello, la presenza di Brunori e Maniero garantisce una sostituzione efficace. Mentre a centrocampo, la perdita di Palmiero, costringerà Zauri a una riflessione: cambiare sistema di gioco o andare avanti con la mediana a tre, affidando a Kastanos la regia? Una scelta non facile.

Sezione: News / Data: Mar 17 settembre 2019 alle 20:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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