Contro il pressing di un Foggia generoso, l’uscita della palla è stata faticosa e imprecisa come mai era stata in queste prime partite. Merito degli avversari, bisogna riconoscerlo, ma anche di un Pescara meno manovriero del solito. Ma proprio nella giornata di difficoltà, il Pescara ha avuto carattere e una capacità d adattarsi alla partita che certamente saranno utili nel lungo cammino del torneo cadetto. Non è stata presuntuosa la squadra biancazzurra. E nel momento in cui certi meccanismi non funzionavano, non ha insistito testardamente nel voler giocare per forza in un certo modo. Ha preso atto di una giornata difficile, si è rimboccata le maniche e ha giocato un match di grande sacrificio, di applicazione difensiva, di disciplina tattica. Costruendo poco e rischiando altrettanto. Perché quando non si è in grado di fare di più bisogna anche accontentarsi. E magari, con un pizzico di fortuna (vedi rigore sbagliato da Mazzeo) e migliorando la squadra con l’opportuno ingresso di Machin e Antonucci, ci scappa addirittura la vittoria che a un certo punto forse nessuno si aspettava.

Sezione: News / Data: Lun 24 settembre 2018 alle 17:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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