Un sorriso dopo tante settimane di amarezza all’Adriatico: il Pescara batte lo Spezia 3 a 2, rompe l’incantesimo e torna al successo dopo undici partite e un’attesa durata due mesi e mezzo. In un colpo solo, Pillon festeggia il suo primo successo sulla panchina biancazzurra, esce dalla zona rossa della classifica e scavalca tre concorrenti (Entella, Avellino e Novara). Una vittoria meritata, ma sofferta fino all’ultimo minuto del lungo recupero finale (6’). Il protagonista è Leonardo Mancuso, che firma la sua prima tripletta della carriera in serie B e sale a otto centri: l’ex bomber della Samb è scatenato e trascina la squadra. Una domenica magica, tanto attesa da lui e dai tifosi, che in estate sognavano di vederlo ripetere le gesta di un anno fa in C a San Benedetto. Il goleador-chitarrista si sblocca su rigore e poi punisce lo Spezia per due volte su azione. Quando Coda entra con irruenza e in ritardo su Marilungo a centrocampo fa temere il peggio: il centrale se la cava con un giallo, ma essendo in diffida salterà lo scontro diretto di Terni sabato prossimo. La partita si sblocca al 13’. Giani trattiene Pettinari nel cuore dell’area, rigore sacrosanto: dal dischetto Mancuso calcia con rabbia sotto l’incrocio. Lo Spezia non ha tempo di riorganizzare le idee perché l’ex bomber della Samb ha il piede caldo: passano altri tre minuti e con un destro rasoterra da venti metri sorprende Manfredini. Passa veloce tutto il primo tempo, senza che della squadra di Gallo si abbiano tracce. Tutta un’altra storia la ripresa degli ospiti, che però prima subiscono il tris e poi si svegliano. L’aria del mare e il caldo pre estivo distraggono i liguri, non Mancuso, che sta vivendo la sua giornata magica: passano 9’ e il bomber pescarese trasforma una palla vagante al limite dell’area avversaria nella prodezza della sua prima tripletta in B e del suo ottavo centro stagionale. La partita è virtualmente chiusa, ma lo Spezia ha l’orgoglio e il carattere per riaprire uno spiraglio al 22’, con la punizione dal limite di De Francesco, che scavalca la barriera e inchioda Fiorillo. Come sempre accade in questa stagione, il Pescara alla prima difficoltà sbanda. Il neoentrato Granoche dà la carica ai suoi e serve al “Millennial” Mulattieri la palla per il primo gol da pro. Il finale è da brividi per Pillon: ai suoi tremano le gambe, mentre lo Spezia ci crede fino alla fine e Granoche sfiora il clamoroso pari al 90’, ma Fiorillo si distende e scaccia via i fantasmi. In pieno recupero, Lopez scappa in area per chiudere una ripartenza veloce degli ospiti, ma accentua la caduta in area cercando d’ingannare Ghersini e ottenere un rigore: l’arbitro di Genova è attento e ammonisce il terzino ligure, facendo tirare un respiro di sollievo al pubblico di casa. All’ultimo respiro della partita, l’ottimo Brugman utilizza la riserva di energie rimasta per rubare una palla a metà campo e involarsi verso Manfredini, ma l’uruguaiano spreca il poker calciando sul portiere avversario. Al 96’ può esplodere l’urlo liberatorio dei pescaresi. Ora sotto con lo scontro diretto di sabato prossimo a Terni: la quintultima finale della stagione.

Sezione: News / Data: Lun 23 aprile 2018 alle 19:12
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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