Non è una crisi improvvisa, si diceva. E ancora una volta i destini passano dal maledetto mercato di gennaio. Perché si sapeva da settembre (infortunio di Tumminello) che serviva un centravanti e si è arrivati a gennaio totalmente impreparati, sperando nei saldi dell’ultimo minuto. Perché si sapeva che Campagnaro è purtroppo un infortunato cronico e non si è preso un altro centrale, ritrovandosi in gare decisive a dover adattare giocatori fuori ruolo. Perché si sapeva che Melegoni è reduce da un lunghissimo infortunio, che Chocev chissà dov’è, che Palmiero dopo i problemi fisici non si è più ripreso, e non si è intervenuti. E si sapeva pure che da agosto a oggi, l’unica vera certezza era stata l’intesa del tandem Machin- Galano. E ovviamente la coppia è stata scoppiata. E allora, quelle che erano soluzioni di emergenza, sono diventate la normalità. A partire dal modulo di gioco. Ma siccome indietro non si può tornare, adesso bisogna tirarsi fuori dai guai con questo organico e con questo allenatore. E’ urgente che torni a incidere sulla testa dei giocatori come aveva fatto prima di Pordenone.

Sezione: News / Data: Mar 25 febbraio 2020 alle 20:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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