Sono le plusvalenze realizzate attraverso la vendita dei calciatori a regalare il segno positivo al bilancio del Pescara al 30 giugno scorso. Un attivo piuttosto consistente, poco più di 4,6 milioni, se si considera che l'anno precedente il passivo era stato di oltre 7,2 milioni di euro. Una sterzata portentosa dalla stagione disastrosa in A a quella della B iniziata con Zeman e finita con Pillon. La sterzata ovviamente è concentrata nei costi, circa 16 milioni in meno dell'anno della A. Ma non è bastato ridimensionare drasticamente gli ingaggi dei calciatori per passare da un bilancio in passivo a un altro in attivo. E' stato fondamentale l'apporto del paracadute, circa 10 milioni, riservato alle squadre che scendono dalla A alla B. 

Sezione: News / Data: Mer 09 gennaio 2019 alle 18:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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