Sei razzista? E noi ti buttiamo fuori. Il Pescara lancia un segnale forte ai tifosi che fanno discriminazioni.La società abruzzese ha bandito da Twitter (e dagli altri canali social) un follower che aveva criticato con toni volgari un cinguettio del Pescara in cui si condannavano i cori razzisti dei tifosi bulgari ai giocatori di colore dell’Inghilterra lunedì sera. Sono bastati pochi secondi per rispondere e isolare il tifoso-razzista: «Facciamo noi? Bene, signore e signori #Andrea non è più un nostro tifoso», è il messaggio social del Pescara. Una sorta di “daspo” virtuale, ma non dallo stadio, come era capitato a Roma quando il club giallorosso aveva proibito a un suo tifoso di acquistare l’abbonamento dopo gli insulti al difensore Juan Jesus. La decisione della società abruzzese ha riscosso una valanga di consensi: oltre ottomila like in poche ore, più di duemila retweet e centinaia di commenti.Anche il presidente della Figc, Gabriele Gravina,ha rilanciato e commentato dal suo profilo: «Questa è la strada! Il calcio non può accettare razzismo e discriminazioni». Lo segue a ruota Mauro Balata, presidente della Lega di B: «Bravo Pescara! Continuiamo insieme questo percorso per dire ancora una volta No al razzismo». Approvazione anche dagli account ufficiali di Carrarese –che aveva tra i suoi followers lo stesso personaggio e lo ha immediatamente bloccato–Pro Vercelli e Frosinone. Il successo del Pescara ha mandato in tilt i suoi canali social: per un tifoso perso, gli abruzzesi ne hanno guadagnati migliaia in più.

Sezione: News / Data: Mer 16 ottobre 2019 alle 18:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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